La città in genere è il punto di massima concentrazione dell’energia e del suo consumo. La struttura spaziale di una città influenza i bisogni energetici di una serie di attività, in special modo i trasporti e il riscaldamento/raffrescamento degli edifici. Con gli anni e l’innovazione delle tecnologie la città si è trasformata, dal punto di vista energetico, da spazio passivo, ossia da territorio attraversato dall’infrastruttura e con consumi energetici elevatissimi, ad un campo attivo interconnesso attraverso l’infrastruttura stessa, divenendo man mano un sistema di produzione-consumo. Nel 2030 dovremmo arrivare al 72% di elettricità verde contro il 36,4% del 2021. La transizione energetica non può più attendere. Ogni città deve riconsiderare il proprio fabbisogno energetico, le modalità di produzione e il modo in cui viene consumata.