Trasporti e mobilità: sintesi degli ultimi dati
Si riassumono di seguito gli ultimi risultati ritenuti più significativi ai fini della valutazione integrata dell’ambiente urbano nei 20 comuni capoluogo di regione e Bolzano, rimandando al documento integrale per una lettura complessiva e alla banca dati per il dettaglio degli indicatori.
Sul fronte dell’offerta di mobilità dolce/attiva si registrano progressi importanti nella maggior parte delle realtà osservate: per quanto riguarda la densità delle piste ciclabili, fatta eccezione per Campobasso, unico dato in controtendenza rispetto al campione con valori in diminuzione dal 2011 al 2014 e un azzeramento fino al 2019, Roma che fa registrare un andamento poco lineare con una diminuzione complessiva nel periodo (-2,4%) e Potenza che fa registrare un valore nullo per tutto il periodo, nel campione prevale una positiva tendenza all’incremento, con Torino che mostra nel 2019 il quadro più virtuoso con 166 km di piste ciclabili su 100 km2 di superficie, seguita da Milano e Bolzano entrambe con più di 100 km di piste ciclabili su 100 km2 di superficie nello stesso anno.
Per quanto riguarda la disponibilità di aree pedonali, favorita dalla sua particolare conformazione geografica, è Venezia a primeggiare di gran lunga con 510 m2/100 ab (2019). Fa eccezione anche Firenze, unico caso in cui i valori superano i 100 m2/100 ab, raggiungendo i 110,8 nel 2019. Permangono, invece, ampiamente sotto la soglia dei 100 m2/100 ab tutti i restanti comuni del campione, con valori inferiori a 10 m2/100 ab solo per Genova (7,6 m2/100 ab) e Aosta (5,9 m2/100 ab). Le tendenze sono, comunque, nella maggior parte dei casi verso l’aumento di aree pedonali nel periodo dal 2008 al 2019.
La percentuale di auto elettriche e ibride su parco auto totale è l’unico indicatore con tendenza positiva più o meno consistente in tutto il campione, a testimonianza di un’indiscutibile tendenza verso una mobilità a emissioni zero, più pulita, meno rumorosa e, in generale, tecnologicamente innovativa. Si segnalano, in particolare, i più significativi progressi registrati a Bologna che passa da poco più dell’1% (2015) a oltre il 5% (2020), raggiungendo la quota più consistente rispetto ai restanti comuni del campione, e a Milano che supera il 4% (2020) a partire dall’1% del 2015.
A controbilanciare questo segnale positivo, si denota per molti comuni una riduzione del numero di passeggeri annui trasportati per abitante dal trasporto pubblico locale (TPL) nel periodo 2011-2019 che descrive quanto sia ancora scarsa la propensione all’uso dei mezzi pubblici, soluzione certamente più sostenibile del mezzo privato: diminuisce, infatti, la domanda di TPL ad Aosta (-61%), Perugia (-43,8%), Roma (-43,2%), Napoli (-40,4%), Campobasso (-28,7%), Potenza (-25,2%), Bolzano (-20,4%), Trento (-16,5%), Palermo (-15,4%), L’Aquila (-14,3%), Milano (-6,2%). Si registra, invece, un incremento più o meno consistente nel resto del campione, con percentuali oltre il 40% a Torino.