Seppur documentata dalla presenza di numerosi studi, ricerche e progetti ad hoc, la conoscenza della problematica in merito all’inquinamento indoor risente delle difficoltà di una base comune di confronto di dati e di risultati per la grande disomogeneità delle tipologie di inquinanti esaminati, dei differenti metodi e protocolli di misura, nonché delle diverse abitudini e attività svolte all’interno degli ambienti. Si aggiunge, poi, la mancanza di limiti normativi inerenti alla qualità dell’aria indoor; tutto ciò rende complesso il monitoraggio standardizzato delle diverse realtà confinate e l’individuazione di indicatori effettivamente popolabili.

Nelle precedenti edizioni del Rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano è stato proposto un set di indicatori basati su informazioni di tipo socio-economico e sanitario, su base territoriale aggregata, che possono essere di indirizzo rispetto al rischio di insorgenza di problemi relativi alla qualità dell’aria indoor.