Inquinamento acustico: sintesi degli ultimi dati
Si riassumono di seguito gli ultimi risultati ritenuti più significativi ai fini della valutazione integrata dell’ambiente urbano nei 20 comuni capoluogo di regione e Bolzano, rimandando al documento integrale per una lettura complessiva e alla banca dati per il dettaglio degli indicatori.
Tra i 20 capoluoghi di Regione più Bolzano, sono 15 (71%) le città che nel 2019 risultano aver già approvato un Piano di classificazione acustica.
In 14 città (agglomerati) tra il 2012 ed il 2017 sono stati predisposti studi sulla popolazione esposta ai sensi della Direttiva 2002/49/CE (Mappa Acustica Strategica), in cui sono stati stimati i livelli di popolazione esposta al rumore. I valori percentuali più bassi (< 6%) di popolazione residente esposta a livelli di Lnight >= 55 dB(A) sono stati registrati a Genova e Trieste, mentre tale percentuale si attesta tra il 35 e il 45% a Bologna, Napoli e Torino con il valore massimo raggiunto a Cagliari (60%).
Si segnalano alcune situazioni in cui si riscontra un aumento importante del numero di sorgenti di rumore controllate con superamenti dei limiti di legge ogni 100.000 abitanti nel periodo 2015-2019 (es. nel 2019 Catanzaro raggiunge il valore di 10,3, Trieste 5,5 e L’Aquila 4,3). Vanno comunque considerate tutte le restanti realtà comunali in cui sono state registrate situazioni stabili o fluttuanti ma pur sempre in una fascia elevata rispetto al campione (es. Bolzano, Perugia, Aosta).