Infrastrutture verdi: sintesi degli ultimi dati
Si riassumono di seguito gli ultimi risultati ritenuti più significativi ai fini della valutazione integrata dell’ambiente urbano, rimandando al documento integrale per una lettura complessiva e alla banca dati per il dettaglio degli indicatori.
Sul fronte del verde pubblico, risorsa fondamentale per salute e benessere, si riscontra per la densità e la disponibilità pro capite fruibile una situazione di sostanziale stabilità per i 20 capoluoghi di Regione e Bolzano, nell’arco del quinquennio considerato 2015-2019. Scarsa in generale la densità di verde pubblico, che al 2019 non supera il 5% del territorio comunale nella maggior parte dei 21 Comuni (valori > 10% si riscontrano in sole 4 città del Nord) e che non mostra incrementi significativi nel periodo 2015-2019, ad eccezione di Bologna (vedi Mappa a lato).
Invariati anche i valori di incidenza delle aree naturali protette sulla superficie comunale con al 2019 valori pressoché nulli per Milano e Catanzaro e percentuali sopra il 50% a Venezia (62,8%), Cagliari (51,6%) e L’Aquila (50,1%). A fronte di un aumento generalizzato delle superfici pubbliche destinate ad orti urbani, si registrano valori fluttuanti per la perdita di aree agricole, naturali e semi naturali – altra risorsa importante per ambiente e biodiversità – con i massimi valori registrati a Roma dove, tra il 2015 e il 2020, sono stati convertiti a suolo artificiale 464 ha.