Acque: sintesi degli ultimi dati
Si riassumono di seguito gli ultimi risultati ritenuti più significativi ai fini della valutazione integrata dell’ambiente urbano nei 20 comuni capoluogo di regione e Bolzano, rimandando al documento integrale per una lettura complessiva e alla banca dati per il dettaglio degli indicatori.
Le perdite idriche totali rappresentano un problema atavico delle reti comunali italiane. Dall’analisi dei dati 2012-2018, infatti, si evince come siano elevate le inefficienze del sistema con perdite idriche totali nella rete di distribuzione in taluni casi anche molto gravose con valori che nel 2018 superano il 50% a Catanzaro (57,8%), Campobasso (56,8%) e Cagliari (54,7%). Se, tuttavia, nel primo caso si registra un incremento nel periodo (+11,2%), nei capoluoghi molisano e sardo si rilevano tendenze complessive alla diminuzione.
Sul fronte delle acque reflue, invece, la percentuale delle acque reflue depurate conformi ai parametri di emissione rispetto al carico generato dell’agglomerato o degli agglomerati corrispondenti alla città presenta una situazione di sostanziale stabilità nel periodo 2009-2018 su valori pressoché ottimali nella maggior parte dei comuni analizzati. Situazioni critiche vengono, invece, registrate a Catanzaro dove, dall’85% di acque reflue depurate conformi alle norme di emissione rilevate tra il 2012 e il 2016, si è arrivati a una mancata conformità di entrambi i depuratori nel 2018, e a Palermo dove si riscontrano i valori più bassi rispetto al campione di città analizzate (solo il 5% conforme nel 2018).
Sebbene sia in generale auspicabile la riduzione, la variazione nel tempo dell’indicatore acqua erogata pro capite, ed in particolare la sua diminuzione, non può ricondursi con certezza a un cambiamento “circolare” nello stile di consumo degli utenti finali, essendo legata ad altri fattori tra cui, ad esempio, l’utilizzo di metodologie diverse sia nel calcolo dei volumi erogati non misurati che nei sistemi di contabilizzazione, una possibile contrazione delle utenze non residenziali presenti nel tessuto urbano, l’adozione di misure di razionamento. Nel campione analizzato si registra dal 2012 al 2018 una generale tendenza alla diminuzione dell’acqua erogata pro capite, fatta eccezione per Campobasso (+40% circa), Aosta (+10% circa) e Potenza (+7% circa) per i quali viene riscontrato un incremento.